Che cos’è una Startup?

Quando pensiamo ad una startup ci vengono subito in mente giovani ragazzini vestiti in modo strano che si atteggiano a uomini di grande successo tra auto di lusso dai colori sgargianti, laboratori ipertecnologici con robot con braccia d’acciaio e location per i loro uffici in mete esotiche con il mare e la spiaggia sullo sfondo.
La startup invece è una cosa molto seria. Innanzitutto è una vera e propria azienda. In altre parole un insieme di persone ed attrezzature che vengono gestite per creare dei prodotti, o per offrire dei servizi.
Che cos’è una Startup Legalmente?
Nello specifico è una società cioè un’azienda che viene gestita da un gruppo di persone che si sono organizzate in un certo modo. Questo per dirvi che ci sono diversi tipi di società.
In particolare vi sono anche società create e gestite da una sola persona. E’ possibile? E’ legale? Si è così e molte startup ed anche molto società sono state create in questo modo. Ma perché che senso ha? Vi starete chiedendo.
Il senso è separare i beni del proprietario da quelli della società. In altre parole fare della società un qualcosa di diverso ed autonomo rispetto al suo proprietario di modo da arrecare sulla stessa tutti gli oneri economici e tutte le responsabilità economiche.
In quali tipi di società può organizzarsi una start up?
Ma torniamo alla startup che è una società di capitali. Significa che è una società in cui l’aspetto principale è quello economico e a sua volta può essere uno dei tre tipi di società di capitali previste: la società a responsabilità limitata, la società a responsabilità limitata semplificata, la società per azioni e la società in accomandita per azioni.
Una startup deve essere per forza una società di capitali?
No la legge ha previsto anche la possibilità di organizzarsi in forma cooperativa. Quindi una startup è una di queste cinque tipologie di società con alcuni elementi che la rendono speciali e che vi illustreremo di seguito.
I requisiti di una Startup
Il primo è che una startup non può essere quotata in borsa o in altri mercati. Scordatevi che il vostro nome finisca sul listino azionario con tanti più e freccette verdi accanto. Insomma uno startuper non è un lupo di wall street in stile hollywoodian con fuoriserie in omaggio.
Il secondo è che la startup deve essere una nuova società. Una società creata da zero e non una vecchia e stravecchia che si maschera per essere nuova. Un po’ come gli anziani che vogliono essere giovani e li trovi a fare jogging alla mattina o alle serate da ballo. Il punto è che oggi sembrano più giovani loro che parecchi, ventenni o trentenni.E niente trucchetti la start up non deve essere figlia di una società già esistente.
Il terzo la startup deve avere la residenza in Italia, in Unione Europea o nello spazio economico europeo con una sede od una filiale in Italia. Niente mete esotiche con palme da cocco e mare cristallino. Però va detto in Italia abbiamo mete fantastiche con panorami mozzafiato che tutto il mondo ci invidia. Solo che parlano la tua lingua, mangiano quello che mangi tu etc. Solo che molti preferiscono andare nei soliti posti grigi, freddi, cari ed affollatissimi.
Il quarto requisito è che il valore dei prodotti o dei servizi non deve essere superiore a € 5 milioni. Una cifra enorme! Significa che se arrivi a questa cifra devi cambiare qualcosa. Non è che si presentano i finanzieri a cavallo sotto casa e non devi emigrare nemmeno all’estero. Devi solo cambiare tipo di società, ma è un discorso che poi affronteremo… in futuro.
Il quinto requisito cosa la startup non distribuisce e non ha distribuito utili. Significa che una start up non deve essere una società che prima di diventare startup ha distribuito utili e che non li deve distribuire in futuro. Ok ma cosa sono gli utili?
Allora alla fine dell’anno la startup si ritrova con dei costi che ha sostenuto e con delle entrate che si chiamano ricavi. La somma di queste due cose si chiama utile. Ebbene questa cifra la start up non la può regalare ai soci, se la deve tenere per sé.
Ulteriori requisiti
Infine la startup deve avere almeno uno di questi tre requisiti:
1) Investire in ricerca e sviluppo almeno il 15% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione.
Significa che vanno calcolati i costi ed il valore della produzione a parte. Si tratta di due voci di bilancio. A questo punto si prenderà tra le due quella che presenta il numero maggiore. Ebbene questo numero e il 100%, di questo 100% il 15% deve essere investito in ricerca e sviluppo.
Esempio: Se il valore totale della produzione è 250 e il valore del costo è 80 si prenderà 250, il cui15% è 37,5. Ecco per avere questo requisito la start up deve investire almeno 37,5 in ricerca esviluppo.
2) Almeno un terzo dei suoi dipendenti deve avere un dottorato di ricerca o una laurea magistrale.
3) Avere una privativa industriale cioè un marchio, un brevetto, un modello o un diritto d’autore.
Vi ricorda qualcosa? Si le canzoni. Questo perché il diritto d’autore di una canzone significa che chi l’ha scritta ha il diritto di essere riconosciuto come autore della stessa, nessuno può dire quella canzone l’ho scritta io.
Ma qua stiamo parlando di impresa mica di canzoni e di questioni di principio?
Oltre alla paternità di una canzone o di un prodotto questi diritti disciplinano anche lo sfruttamento economico, cioè come un soggetto può vendere quel prodotto, o un servizio e quanto deve pagare l’autore per venderlo ed in che modo.
In altre parole se la canzone è tua ma nessuno la può suonare tranne te, l’unica possibilità di guadagnarci è quella che tu ti metta a suonare ad un concerto a cui viene un sacco di gente per te. La cosa cambia se oltre al tuo concerto, un altro può suonare la tua canzone ad un altro concerto (ovviamente dicendo che è la tua canzone) ed un altro ancora può fare pubblicità alla tua canzone. Capirai che in questo modo hai moltiplicato le fonti di guadagno ed hai intascato più soldi.
A questo punto togli canzone e mettici la tua idea di prodotto o servizio per la tua start up. Ecco avere una privativa significa che ha un sistema legale che difende il tuo prodotto da qualcuno che lo prende e lo spaccia per suo oppure da qualcuno che lo usa, lo riconosce come tuo, ma senza il tuo consenso e quindi ci guadagna solo lui.
Startup: una nuova alba

Il Momento Giusto per Innovare
Siamo entrati in una nuova epoca: quella dell’innovazione diffusa, delle idee che diventano impresa. Le startup oggi rappresentano una straordinaria opportunità per l’Italia, un motore di speranza e cambiamento che può davvero trasformare il nostro futuro.
Le crisi recenti, che per anni hanno oscurato l’orizzonte, stanno lasciando spazio a una stagione più luminosa, carica di possibilità. Oggi si aprono davanti a noi immense praterie da esplorare, alimentate da creatività, competenze e spirito di iniziativa. È tempo di sognare in grande e agire con concretezza.
L’Unione di Cultura e Tecnologia
Per troppo tempo in Italia abbiamo vissuto una frattura tra sapere umanistico e cultura scientifica. Ma oggi qualcosa è cambiato. Le startup sono la sintesi perfetta tra ingegno tecnico e pensiero critico, tra algoritmi e comunicazione, tra diritto e design.
Sono proprio queste connessioni a generare valore: l’innovazione nasce quando idee tecnologiche trovano solide fondamenta legali, visione strategica e capacità comunicativa. Le startup italiane, se sostenute e guidate con i giusti strumenti, possono aprire una nuova stagione di rinascimento per l’arte, l’industria, la cultura e il lavoro.
Mentalità, Squadra e Legalità: Le Chiavi per Crescere
Innovare non basta. Serve una nuova mentalità, capace di mettere da parte il protagonismo per costruire un “noi” condiviso. Le startup vincenti nascono dalla forza del gruppo, dalla fiducia reciproca e da una visione comune. Non è il momento dell’individualismo, ma della collaborazione.
Un altro elemento decisivo? Il rispetto delle regole. Chi avvia una startup e si affida fin da subito al supporto legale, ha una marcia in più. È più sicuro, più credibile e più libero di concentrarsi sul business. Il diritto, oggi più che mai, è uno strumento strategico per creare relazioni economiche solide e durature.
Un Futuro Possibile per Tutta l’Italia
Le startup non sono solo per pochi. Possono essere la riscossa del nostro Paese intero, Sud compreso. Trasformandosi in vere e proprie imprese, possono dare lavoro, dignità e futuro a tantissimi giovani. E possono portare i propri prodotti sulle rotte naturali del Mediterraneo, aprendosi al mondo.
Serve però il coraggio di provarci. Di raccontare queste storie, condividerle, amplificarle. Perché ogni idea, anche la più semplice, può diventare una soluzione innovativa, un prototipo, un’impresa. Una startup.
E tu, sei pronto a fare la tua parte?
Segui il nostro blog per scoprire strumenti concreti, ispirazione e supporto legale pensato per chi vuole costruire il futuro, oggi. Il tempo delle startup è arrivato. E noi siamo pronti a camminare con te.
Il blog legale per le startup

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Il nostro obiettivo è fornire una guida pratica per orientarsi nel mondo delle startup, affrontando i principali aspetti legali e burocratici con un linguaggio semplice e accessibile. Sappiamo quanto possa essere complesso trasformare un’idea in un’impresa di successo, per questo vogliamo illuminare il percorso, indicando i passi fondamentali da compiere e le sfide più comuni che un imprenditore deve affrontare
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Se sei un giovane imprenditore, uno startupper o semplicemente vuoi approfondire il mondo delle startup, questo blog è il punto di partenza ideale per te.
Buona lettura e buon viaggio nel mondo delle startup!